SMS: sai che puoi usarli per fare business?

5 idee per integrare email ed SMS senza dar fastidio.

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Gli SMS hanno ancora molto da dire

Chi dice che l’SMS è morto, dovrebbe dare un’occhiata ai dati e convincersi che il canale non solo è vivo e vegeto ma in alcuni casi è persino inesplorato dai più. Basta alzare la testa dai report per scorgere intorno a noi decine di persone che digitano freneticamente sulla tastiera, chi con un dito (probabilmente non giovanissimo), chi con due (sicuramente un nativo digitale). Esclusi i sistemi di IM, i numeri dicono che almeno l’89% di chi possiede un cellulare in Italia invia e riceve SMS*.

Il 97% degli italiani dai 16 anni in poi ha un telefono cellulare (con o senza connessione a Internet): di questi, il 27% ne ha un modello essenziale non dotato di un sistema operativo avanzato e il 35% ha più di un dispositivo. Tra i possessori di smartphone, sono gli utenti tra i 35-64 anni i più numerosi (72%), mentre la fascia 45-64 anni detiene la più alta percentuale di possessori di cellulare senza connessione (38%). In Italia, continua il rapporto Nielsen, l’89% di persone usa il cellulare per inviare e ricevere SMS, inviare email (51%) e fare attività su social network (47%). In coda, gli acquisti (15%).

Interessanti anche i dati sulla frequenza di ricezione pubblicitaria: il 53% riceve messaggi pubblicitari almeno una volta al giorno, il 25% settimanalmente, l’8% una volta al mese e il 13% meno di una volta al mese.

Trasversale a generazioni e culture, ugualmente diffuso nel Nord e nel Sud del mondo, il telefono cellulare unisce in un filo ideale i consumatori di ogni nazione e di ogni lingua. Questo numero vertiginoso di individui si informa, si relaziona, gioca e acquista usando il cellulare che porta con sé ovunque. Ogni giorno, tutti i giorni, per gran parte del tempo. Dentro e fuori l’ufficio o la scuola, dentro e fuori casa, con o senza connessione a Internet. Quale altro canale ci fa avvicinare così tanto ai nostri potenziali clienti?

Come per l’email, anche per l’SMS marketing esistono delle buone pratiche che aiutano a creare campagne efficaci e di successo, oltre a delle regole spesso derivanti dal buon senso e confermate dai risultati. Conoscerle e applicarle può aiutarci non solo a raggiungere e coinvolgere clienti nuovi e già acquisiti, ma soprattutto a individuare nuove vie per raggiungere nuovi target.

Proprio quelli a cui non avevamo pensato perché gli SMS erano stati dati, prematuramente, per spacciati.

* Tutti i dati citati provengono da Nielsen Global Smartphone Insights, prima metà del 2012, Nielsen Mobile Insights, 2012.

SMS: un potenziale da esplorare

  • Messaggiare via SMS resta l’attività più coinvolgente su un device mobile, secondo le ultime rilevazioni Nielsen*. Tra i vantaggi più evidenti degli SMS ci sono tempi di lettura quasi immediati, alti tassi di apertura e possibilità di personalizzare e automatizzare gli invii, in tutto il mondo e in tutte le lingue.
  • In più, gli SMS permettono di ideare attività tattiche profilate e integrate in campagne email. Inviati da soli o in seguito a un clic in un’email, gli SMS promuovono acquisti correlati con un codice sconto, comunicano informazioni transazionali, riattivano gli utenti del proprio database.
  • E l’advertisting? I dati segnalano che in Italia solo il 22% degli utenti riceve pubblicità sotto forma di SMS e di questi, il 39% è d’accordo a riceverla se ciò significa accedere gratis a contenuti esclusivi, e il 35% se il messaggio contiene informazioni geograficamente rilevanti.
  • Il coinvolgimento diretto e la chiara, unica richiesta di un’azione, fa dell’SMS uno dei punti di contatto più efficaci tra consumatore e brand, canale privilegiato per un’esperienza d’acquisto più ricca e più integrata.Fonte: Nielsen Global Smartphone Insights, prima metà del 2012, Nielsen Mobile Insights, 2012

Le regole dell’SMS marketing: scrivere e inviare il messaggio

Per gli americani, la regola è una sola: “make it convenient, make it fun, and make it relevant”. Ovvero, fai che sia molto utile, divertente e su misura per chi lo riceve: così dovrebbe essere un SMS, considerato il carattere molto più personale e invasivo di questa forma di comunicazione rispetto ad altre. In pochi caratteri - 160 o 70 se scriviamo in alfabeti non latini - dobbiamo interessare, coinvolgere e suggerire al destinatario un’azione. Come ogni messaggio, anche gli SMS obbediscono a regole per la creazione e l’invio.
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