Un codice (a barre) da seguire: azioni, tracciamento e conversioni
Se esistesse un galateo dell’email marketing, come prima regola metteremmo quella di tenere traccia di tutto ciò che avviene dopo un invio. Come accade dopo un party, dovremmo poter sapere se l’evento ha avuto successo fra i nostri ospiti, se si sono divertiti e se la prossima volta accetteranno il nostro invito, magari portando un amico.Informativo o promozionale, per far conoscere il nostro nome o i nostri prodotti, ogni invio di un negoziante assomiglia a un invito a un evento esclusivo nel proprio store, online o fisico non importa.
Scritto alla persona giusta (profilata) e spedito al momento giusto (magari in modo automatico), dovrebbe sempre offrire qualcosa di interessante per convincere a un clic decisivo: quello sul pulsante “acquista”.
Se le statistiche di apertura offrono indicazioni sul nostro invito (è stato recapitato ai destinatari giusti? Incuriosisce? È scritto bene ed è bello?), sono solo le conversioni a darci la misura esatta del successo del nostro invito. E a suggerirci di ripeterlo, allargato a più persone o modificato, oppure cancellarlo del tutto.
In questo caso, il codice di comportamento da seguire è un codice a barre: le linee alternate bianche e nere sono tracce che conducono, con matematica certezza, al numero di chi ha acquistato in negozio, convertendo un coupon con un codice in uno sconto o in un ingresso.
Per questo motivo, inserire un coupon in un’email ci aiuta non solo a raggiungere le persone giuste al momento giusto, ma a sapere esattamente quanti dei nostri clienti, acquisiti o potenziali, hanno apprezzato l’invito e sono disposti a essere invitati un’altra volta.
I vantaggi di un coupon con codice a barre
- Genera traffico verso luoghi fisici (negozi, parchi, location) o verso luoghi
- digitali (ecommerce, landing page, pagine Facebook o Google+)
- Aggiunge valore a un acquisto
- Aiuta a mantenere la relazione fuori dal negozio
- Promuove il WOM (passaparola)
- Aumenta la fedeltà del cliente
Inserire un coupon in una email: le opportunità da cogliere
Inserire un coupon in una comunicazione email – DEM o newsletter – aiuta i negozianti a stabilire un primo contatto con potenziali acquirenti e a mantenere, poi, la relazione con chi ha già acquistato.Dotando i negozi retail di un lettore ottico, è possibile tracciare i risultati di ogni singola campagna verificando, attraverso la lettura di un codice a barre univoco, chi ha usato il coupon inviato via email.
La scelta di generare un codice a barre univoco evita diffusioni incontrollate o abusi (post su blog, pagine Facebook o invii multipli). Se per alcune campagne la condivisione virale è un obiettivo, per altre ideate come “offerte esclusive” potrebbe, invece, giocare a sfavore.
Il processo di creazione e invio può essere gestito interamente con una piattaforma di invio professionale come MailUp.
Nella fase di invio, il codice a barre è generato come immagine e poi inserito in DEM, newsletter o messaggi automatici basati sui comportamenti degli utenti.
L’invio è fatto usando i filtri – anagrafici, geografici o per device – per rendere i contenuti quanto più rilevanti possibili per i destinatari. La funzione è utile per attività di promozione e in più è sicura perché impedisce ogni uso illecito delle url che generano i codici.
La fase di riscossione può avvenire in un luogo fisico (negozio, zoo, parco, museo) oppure digitale (ecommerce, landing page).
La fase di analisi approfondisce i dati raccolti durante le conversioni per trarre indicazioni strategiche fondamentali per le future campagne, non solo per il Marketing ma anche per i reparti Logistica e Sviluppo nuovi prodotti. Le analisi possono essere incrociate con le statistiche fornite dalla console MailUp sui tassi di apertura e di clic per migliorare il tasso di conversione.
Il decalogo dei coupon nelle email
- Mettilo (in) chiaro Così deve essere il codice a barre e l’email che lo contiene. Evita una grafica complessa e troppi colori: qualcuno potrebbe non stampare e usare il coupon solo per risparmiare inchiostro.
- Rendilo unico, come l’email che lo contiene Crea un codice a barre univoco. Se decidi che l’email che lo contiene potrà essere stampata una sola volta, informa il destinatario. Ti sarà grato e riterrà la tua iniziativa ancora più esclusiva.
- Localizzalo Anziché inserire un link ‘Trova uno store’, indica già i tre negozi più vicini al destinatario insieme agli orari di apertura.
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